Bernardo Berni non ha ancora compiuto i 18 anni di età, ma con entusiasmo e determinazione è riuscito a convertire la sua passione per i videogiochi in una dinamica e interessante organizzazione eSport: LYSE Foundation.

Un progetto divenuto in breve tempo, aggregante e punto di riferimento per tantissimi player che uniti dalla sua stessa passione, affrontano le entusiasmanti sfide che solo il panorama eSport nazionale e internazionale è capace di offrire tramite le varie piattaforme competitive.

Ciò che rende particolarmente gratificante, ampòificando di fatto, il successo della sua Lyse Foundation, è il fattore organizzativo; infatti, Bernardo si occupa in totale autonomia, della gestione e dell’organizzazione di ogni singolo aspetto del suo gruppo. Pianifica e organizza le varie partecipazioni alle competizioni agonistiche dei suoi affiliati e si occupa di tutti gli aspetti social e comunicativi con i media.

Alcuni dei team affiliati di questa neonata organizzazione, sono peraltro sbarcati in categorie primarie, portando alla ribalta ancor più questo ambizioso progetto. Attualmente Lyse compete in varie discipline, solitamente parallele al mondo degli Sport tradizionali tra i quali: Fifa (calcio), NBA (basket), F1 e Moto GP (automobilismo e motociclismo), ma anche i più diffusi giochi di combattimento come: Fortnite, CS:GO, Call Of Duty, HeartStone, League Of Legends, Overwatch, Valorant e molti altri ancora.

Bernardo Berni, non si è limitato alla mera partecipazione ad attività agonistiche, ma sta dando anche un contributo è un valore aggiunto ben organizzato al mondo eSport; recentemente a peraltro curato personalmente la pubblicazione di un dizionario (glossary game) che raccoglie tutti i termini utilizzati in questa nuova circostanza divenuta ormai un concreto contesto sociale. Con la collaborazione delle istituzioni settoriali, ha inoltre strutturato una specifica carta etica dedita proprio alle modalità di partecipazione e relativa ai comportamenti e atteggiamenti da assumere in queste specifiche discipline.

Un lavoro, che trova riscontro e utilità maggiore in questo periodo di pandemia internazionale dove a causa del Lockdown, abbiamo assistito ad una vera e propria impennata di partecipazione a queste nuove attività sportive, che secondo i media internazionali, rappresenteranno nel futuro prossimo un reale parallelismo con lo sport convenzionale, tanto da essere già inserite nelle prossime olimpiadi in programma.

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